VAJASSA.

Deriva dall’arabo “bagasch” che significa ‘serva di casa’ e tale primario significato ebbe nel vocabolario napoletano, tant’è che nel ‘600 Giulio Cesare Cortese scrisse il poema eroicomico “La vajasseide” il quale narra le vicissitudini amorose di alcune servette napoletane. Mentre nella lingua italiana si è trasformato in ‘bagascia’ nel senso di ‘meretrice’ nella lingua napoletana ha assunto un significato diverso e cioè quello di donna sguaiata, volgare nell’aspetto, nei modi e nel linguaggio, pronta all’alterco e alla platealità.

vajassa, vaiassa

Gianna Caiazzo © riproduzione riservata

VAJASSA.ultima modifica: 2012-04-11T10:58:00+02:00da dilloallautrice
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7 pensieri su “VAJASSA.

  1. Ciao Gianna… tutto ok?… io abbastanza bene, tranne l’umore un pò giù per sto tempaccio che pare non voglia abbandonarci più …. uffa ….

    Un abbraccio e buon inizio settimana!

  2. Grazie Gianna per queste tue simpaticissime ed utilissime spiegazioni sull’origine di alcune parole, dialettali, napoletane!

    Un abbraccio e buona giornata!

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