Chiamali “stupid”!

di Gianna Caiazzo

L’unico pensiero che riuscì a rincuorarmi un po’, quando vidi per la prima volta i cartelloni della campagna pubblicitaria “Be stupid” (sii stupido) della Diesel, fu: “Meno male che sono in inglese!”  Speravo che l’impatto sarebbe stato, per molti, limitato proprio dalla poca dimestichezza con questa lingua.
Detto fatto. In questi giorni ho notato per la prima volta il cartellone della nuova campagna pubblicitaria di questo marchio, quella che vorrebbe essere in dialetto (lingua) napoletano. Ho superato velocemente il rinnovato senso di nausea che già avevo provato ai tempi della prima campagna, per soffermarmi sulla morfologia dello scritto. ” ‘O scienziato tinnè ‘e ampolle, ‘o stup’d ‘e pppalle” : “Lo scienziato ha le ampolle, lo stupido le palle”. Dopo aver letto e riletto, stavo per convincermi che fossero stati erroneamente affissi a Napoli cartelloni destinati ad un’altra città del sud. Ho pensato che si trattasse, forse, di dialetto calabrese.
Poi ho pensato ad un tentativo malriuscito di scrivere in napoletano. E questo mi appariva come superficialità, addirittura irriverenza.
Malriuscito secondo chi conosce e tiene alla lingua napoletana. Ma a vedere bene, non credo lo sia del tutto per la Diesel. Non trovo, infatti, casuali le tre P di ” ‘e pppalle”, ripetizione rafforzativa, tipica soprattutto del linguaggio internettiano. E non credo una distrazione il non aver sostituito  ‘stupido’ con il più marcatamente napoletano ‘strunzo’, come ha osservato qualcuno. ‘Stupido’ è la parola portante della campagna e deve restare invariata. ‘Strunzo’, poi, come sappiamo noi napoletani, ha un significato diverso che contiene una maggiore carica offensiva poichè, spesso, presuppone  malizia da parte del soggetto.
Penso che dietro quella che apparentemente sembra ignoranza linguistica ci sia, invece, l’osservazione del modo (approssimativo, forse loro malgrado) di scrivere il dialetto, diffuso tra i giovani partenopei, in cui abbondano inutili apostrofi ed improprie troncature. Una sorta di brutta trascrizione fonetica. Facebook per credere!

 cartello diesel dialetto napoletano


Potete segnalare, a commento di questo post, iniziative a favore della diffusione e dell’insegnamento della lingua napoletana. Grazie.

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‘A forza d”e pparole.

 

Te dico ‘na parola chiatta chiatta

d’’a lengua mia, cusuta su misura

te dico chella e nun ne cerco n’ata

pecchè è  precisa chello c’aggia dì.

 

Nisciuna voce perbene e ‘mpernacchiata

‘e ‘nu vucabbulario d’’o ttaliano 

me po’ sservì pe tte pittà ‘o penziero

ca m’aggio fatto dint’â capa mia.

 

Putesse truvà ‘o tèrmene cchiù bbello

‘o cchiù  moderno oppure ‘o cchiù sciscì

ma mo t’’o schiaffo cu ’o nnapulitano

e meglio ‘e chesto nunn ‘o ppuò capì!

 

            

  Gianna Caiazzo 

 9 agosto 2mila9

 

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