Bienvenue al Sud.

di Gianna Caiazzo

 

Chi viene al sud piange due volte: quando arriva e quando parte.

Una gran bella frase ad effetto che ha mandato in sollucchero molti napoletani, e figli del Sud in genere, che gongolano al pensiero di come il loro beniamino, Alessandro Siani, abbia potuto coniare per loro (probabilmente credono così) una frase tanto ricca di Pathos. Ed eccola spopolare in internet, fare impazzire il popolo dei social network, assurgere al grado di sibillina profezia per i miscredenti.

Ma, come recita il titolo di una rubrica del più famoso settimanale di enigmistica,  forse non tutti sanno che…

La frase è stata copiata di sana pianta, ed opportunamente ‘capovolta’, da una battuta che troviamo in “Giù al Nord” un fortunatissimo film francese del 2008 del regista (nonchè protagonista) Dany Boon. Per la precisione la battuta originale suona così: Quando uno straniero viene a vivere al nord, raglia due volte: quando arriva e quando riparte.

Ma non solo. Il film ‘Benvenuti al Sud’ è un remake, che più remake non si può, del famoso film d’oltralpe, al  punto tale che, nel vedere quest’ultimo, si ha quasi  la sensazione di vedere trasformarsi la testa di Kaddour Merad nella pelata di Bisio o la faccia di Boon in quella di Siani.

E’ bastato, infatti, sostituire qualche stereotipo francese con altri di casa nostra, qualche piatto tipico dei Berguois  con  pastiera, sanguinaccio e limoncello e il gioco è fatto. O meglio sarebbe dire: le jeux son fait!

Per qualcuno, forse, questa non sarà una novità, per altri non cambierà una sola virgola della venerazione riposta nella versione nostrana e nella sua gettonatisima sentenza. Ma mi chiedo: Avevamo proprio bisogno di una frase pezzottata per rappresentare la nostra napoletanità e questo amore viscerale per Napoli ed il Sud?

 

 

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