TAKE AWAY NAPOLETANO.

di Gianna Caiazzo.

Nel TG di qualche giorno fa si decantavano le delizie take away, i cibi di strada di varie città  italiane: Non si puo’ passare per Firenze senza assaggiare il famoso lampredotto (trippa in brodo), se vai in Puglia non puoi non deliziarti con le “esplosive” bombette (spiedini di bocconcini di salsiccia piccante), a Palermo il panì ca meuza (panino con trippa e frattaglie bollite). E a Napoli? Cosa offre il panorama del “fast food” partenopeo?

Se si vuole visitare la città ed essere certi di non aver tralasciato di provare alcune delle bontà più tipiche consiglio allora di iniziare dalla colazione, ovviamente potete scegliere se suddividere il tutto tra più giorni o fare una ‘full immersion’ da brivido.

Un buon caffè napoletano, di quelli ristretti, con sopra quel velo di soffice schiuma potrà egregiamente accompagnarsi ad una bella sfogliatella, la frivola riccia o la pacata, rassicurante frolla. Se nella tarda mattinata siete in giro per i vicoli brulicanti di vita, pervasi da odori e rumori, non potrete fare a meno di seguire il vostro olfatto fino a quella friggitoria dove vi accaparrerete un caldo cartoccio di zeppole e panzarotti1 che sicuramente i più curiosi arricchiranno con qualche palla di riso 2, qualche melanzana o sciurillo cu ‘a  pastetta3 o ‘nu scagliuozzo ‘e farenella4. A pranzo, inutile dirlo, la signora Pizza, la sensuale, la provocante, la maliarda, vi aspetta ovunque, pronta a sedurvi con il suo profumo, i suoi colori, il suo calore. Toccatela, con le mani, non vi accontentate di un platonico approccio demandato a coltello e forchetta.

Nel pomeriggio, se siete stanchi di aver girato a lungo rinfrancatevi lo spirito, “ripigliatevi” con un bel babbà al rum.

A sera, nei quartieri popolari o anche sul lungomare, potrete trovare i caratteristci motocarretti  che offrono ‘o pero e ‘o musso5 cosparso di solo limone e di una spruzzata di sale che, come in un rituale, fuoriesce da un beneagurante corno bovino, cornucopia di gusto e semplicità.

“Ma pecchè”mi scrive Angela, azzeccandoci la rima “‘o tarallo cu ‘a birra ‘o vulessemo jettà?”

Se vi sembra che questo post vi abbia già appesantito, un goccio di limoncello 6 certo potrà aiutarvi.

1) Semplice pasta cresciuta e fritta e piccole crocchette di patate.

2) Arancini di riso in bianco cacio, uova e pepe.

3) Melanzana o fiore di zucca in pastella.

4) Frittelle di farina gialla e acqua condite poca sugna cacio e pepe

5) Stinco, muso (ma anche trippa ed altre frattaglie) di bue  e maiale.

6) Famoso liquore di infuso di bucce di limone.

 

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TAKE AWAY NAPOLETANO.ultima modifica: 2008-11-11T12:13:00+01:00da dilloallautrice
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10 pensieri su “TAKE AWAY NAPOLETANO.

  1. Beh tesoro mi hai fatto immalinconire..hahahaah sono 4 mesi che non esco da casa..ma prima..con le amiche l’ amm fatt ner..ahhaahha
    mi concedevo delle giornate che erano delle vere gite..
    ascolta:appuntamento a pz Dante,poi colazione a San Domenico..caffe e frolla per me.poi escursione alla feltrinelli..(eravamo la disperazione delle commesse)..poi pizza da Michele..
    passaggiata sul lungo mare..dui taralli in serata e na birra..marò comm mi manca ahahahaahha
    un bacio dolce

  2. Ciaooooooooooooooooooooooooooo…………………..
    Buon fine settimanaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!
    Bacioni
    Mary

  3. che bontà conosco e mi piacciano questi riti ,x proprio di riti almeno sono x me, goduriosi, personalmente se reggo dopo una giornata vagabonda napoletana ,e dopo tanti km tritati mi concedo. secondo la stagione o un minesteriale da scaturchio a san domenico maggiore, oppure alla terazza un thè con granita di limone e se poi ancora reggo, una pizza con scarola, una fritturina seia di paranza ecc…. il mio probblema che conosco abbastanza bene napoli e anche chicche pappatorie al di fuori delle rotte turistiche buona giornata

  4. Tutto ho provato di queste delizie per il palato ma poco per lo stomaco che poi fa i capricci, ma quello che non ho mai provato sono gli “scagliuozzi ‘e farenella” non so proprio che sapore possano avere queste frittelle di farina gialla.

    Un saluto Gianna e buona giornata.

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