Ammilocca.

di Gianna Caiazzo

 

 

Cari amici,approfitto per fare un post su quanto Luigi mi scrive:

“…C’è una poesia di Salvatore Di Giacomo che mi piace tanto e che tu certamente conosci, mi riferisco a ” Lettera amirosa”. Ebbene, in questa poesia, ad un certo punto si fa riferimento ad ammilocca,Ve voglio fa’ na lettera a ll’ingrese…” , “e attuorno attuorno a ll’ammillocca nchiusa…”, che dal brano si evince si riferisca alla lettera chiusa. Però io non riesco a ricordare niente di questa parola che mi fa venire in mente una lettera e perciò non capisco se è una licenza poetica o è una parola del vecchio dialetto napoletano che mi sfugge. Se puoi colmare questa mia lacuna risalendo in qualche modo all’etimologia di questa parola te ne sarei grato, perchè ho fatto una ricerca su Google ma non sono venuto a capo di niente…”

Spinta dalla richiesta del mio amico Luigi, mi sono addentrata nella ricerca del significato di questo termine e devo dire che l’unica spiegazione che sono riuscita a trovare è quella (data anche dal D’Ascoli e dal De Falco) che la parola deriverebbe dal francese enveloppe (in inglese envelope) che significa ” busta, fagotto”, diventata per corruzione anviloppa poi ammilocca.

La cosa che mi ha incuriosita, però, è che in un’altra sua poesia e cioè Lettera malinconica scritta nel 1886 ed antecedente quindi di solo due anni Lettera amirosa, lo stesso Di Giacomo usa invece proprio il termine anviloppe.

Voglio giocare a fare la linguista e dico che il passo da enveloppeammilocca mi sembra troppo lungo.

Ho letto che fino a metà ‘800 la lettera era di norma composta dal solo foglio scritto, ripiegato più volte e sigillato poiché la tariffazione era applicata in base al numero di fogli e alla distanza. Dopo quella data, quando fu introdotta la tariffazione in base al peso, si diffusero le buste ma poichè queste potevano essere manomesse, venivano comunque sigillate con ceralacca.

Per praticità, la ceralacca fu sostituita piu’ tardi, tra fine Ottocento e piu’ massicciamente agli inizi del Novecento, dalle etichette chiudilettera.

Qui ho fatto una riflessione, anche alla luce del fatto che nella poesia si parla di una lettera alla maniera ‘anglosassone’: Ammilocca mi ricorda il suono della locuzione inglese mail-lock: sigillaposta, chiudiposta, appunto.

Da sottolineare che nell’Ottocento esistevano in america dei mail-lock, cioè delle chiusure metalliche che servivano a sigillare i sacchi o le borse della posta durante il trasporto.

Voi che ne pensate?

© riproduzione riservata 

Ammilocca.ultima modifica: 2009-04-23T20:06:00+02:00da dilloallautrice
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8 pensieri su “Ammilocca.

  1. La millocca è un materiale informe e appiccicoso, si può usare questo termine anche per la pasta scotta, dunque la “ammillocca” in questione era usata come adesivo per chiudere le lettere.Spiegazione data da mia madre settant’enne, cilentana di Bellosguardo, vicino Eboli.CordialmenteMichele Biondi

  2. Anche l’Opera completa di Salvatore di Giacomo
    (A.Mondadori editore 1952)

    nelle note esplicative fa risalire l’etimologia di ammillocca ad “anviloppe” cioè plico avvolto in una protezione, busta o rivestimento in carta o stoffa e
    quindi chiuso (sigillato?) come già riportato nelle analisi precedenti

    Cordialità e congratulazioni per il bel blog

  3. Sono qui … sotto una pioggia torrenziale… che cerco di lasciare su una piccola zattera il mio buongiorno sperando che arrivi da te!!!
    Un abbraccio Gianna!

  4. ammilòcca si vuol dire busta ma deriva da un’altra parola dialettale che è anviloppa ( busta per lettere )

    ciao ragazzi gianna un bacione ci vediamo a capo

  5. a poesia è il linguaggio
    dell’anima che per un istante
    ci libera dal peso della vita
    (Dino Finocchiaro)

    Un pensiero alla mia
    ultima poesia pubblicata.

    Un saluto affettuoso da pulvigiu.

  6. Busta chiusa o sigillo insomma abbiamo capito che ammilocche sta per riservato … ecco qua…..

    Un abbraccio Gianna e sereno fine settimana, oggi finalmente un pò di sole …

  7. Grazie,Gabry,
    si, l’avevo letta anch’io, credo di aver trovato in rete quasi tutto ciò che parla di “ammilocche”. Però in realtà, come avevo detto, ho l’impressione che si tratti di un sigillo e non di una busta. Chissà se è così!
    Grazie per la partecipazione e buona giornata.
    Gianna

  8. Mi sa che tu hai ragione, sopinta da curiosità anche io ho fatto una piccola ricerca e credo proprio che sia la busta perchè in rete ho rovato questa poesia in dialetto napoletano che recita così
    “Elogio dell’eMail”

    L’e-mail, che praticità,
    manco scinne p’ ‘a ‘mbucà,
    pure ‘e festa, ‘int’ all’esta’,
    tu m’ ‘a manne e già sta ccà.

    Nun ce vonno fuoglie ‘e carta,
    nun te serve l’ammilocca,
    nun ‘a legge ‘o guardaporta
    e t’arriva fin’ a ‘mmocca.

    Quatte stroppole ‘nce scrive
    e te siente tutt’allero
    pecché saje ca doppo arriva

    ‘na risposta ch’è sincera
    tanto quant’è spicciativa,
    ca te fà’cuntento overo!

    AlCer, 25 giugno 2007

    questo è il link dove l’ho trovata:

    http://www.forum.rai.it/lofiversion/index.php/t242165.html

    Un saluto Gianna e speriamo che domani non dico che voglio il sole ma che almeno non piova….ahahah!!

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