Volevamo essere Maradona.

Rosario Cuomo, attraverso il giovane protagonista Peppe, rivive e fa rivivere le emozioni provate ai bei tempi de “El Pibe de Oro”. Le partitelle con gli amici, le sudate, le escoriazioni sulle ginocchia ed un sogno comune: Poter essere Maradona. Un salto nel tempo di un mito, un viaggio nelle speranze di tutta una generazione, il passaggio dall’infanzia piena di aspettative alla precoce consapevolezza dell’adolescenza. Ma che fine ha fatto Peppe? Avrà realizzato i suoi sogni? Nel bel libro edito da Centoautori troverete la risposta.

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Ria Rosa: una Femmena napoletana.

di Gianna Caiazzo.

Quanto si può rimanere affascinati, divertiti, incuriositi, ammirati da un personaggio incontrato per caso, tra le maglie di questa rete che spesso ci svela tesori dimenticati o mai conosciuti? Ve lo rivelerà forse l’entusiasmo che traspare da questo post.

Sentirecantare parole come: la donna d’oggi, è inutile negarlo, non è più la vile ancella, abolisce in pieno la gonnella, e ‘sta gonnella ‘a metto ‘ncuollo a te sarebbe quasi una sorpresa, unicamente perchè in tempo di veline e meteorine la ‘gonnella’ sembrerebbe, per certi versi, rivalutata piuttosto che avversata. La sorpresa, invece, sta nel fatto che non si tratta di versi contemporanei né di slogan sessantottini ma di una canzone degli inizi del secolo scorso, degli anni Venti del Novecento.
A cantarla era una ironica, eccentrica, starordinaria artista napoletana: Ria Rosa.
Maria Rosaria Liberti (in arte Ria Rosa) era nata nel 1899 a Napoli, nel quartiere Montecalvario.
Cominciò la sua carriera artistica a soli sedici anni come sciantosa nella Sala Umberto, prestigioso Cafè Chantant partenopeo, per poi sbarcare 
oltreoceano nel 1922, a Newyork, dove si stabilì. Qui le sue esibizioni furono molto apprezzate e qui la diva suscitò grande scalpore cantando canzoni come Guapparia e ‘O zappatore, travestita da uomo. Ma non solo. Rosa ebbe il coraggio di sfidare le autorità americane esprimendo, con il brano Mamma sfurtunata (primo titolo ‘A seggia elettrica), parole di denuncia riguardo all’errore giudiziario che portò alla condanna a morte di Sacco e Vanzetti. Per questo subì minacce e rischiò l’espulsione dagli Stati Uniti dove, invece, visse è morì nel 1988. Ecco chi era Ria Rosa. Una donna moderna, coraggiosa; una femminista quasi mezzo secolo prima del femminismo. 
Una voce pungente, un tono sferzante, una donna forte e volitiva. Una Femmena napoletana.

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Ria Rosa