I SIGNORI DELL’ANELLO.

                       

C’era un po’di anni ‘60, dove vedo bagni con nomi mitologici tipo Nettuno, Tritone e così via, descritti dai lettini ben ordinati. C’era sapore di ’70, di cui la mia fantasia mi presenta un’immagine di semplicità, di multicolore essenzialità, come nel vecchio camper che faceva da bouette con tanto di musica “che fa così estate” a tutto volume. Domenica di mare, dunque, ieri sulle spiagge all’ombra di Nisida, la Viareggio dei poveri, per intenderci. La pseudo spiagga di Cordoglio, ehm…Coroglio era chiusa, sbarrata, proibita, insomma: “ve n’avita i’!”. Allora la gente si era fatta piccerella piccerella, come diceva in un film Lello Arena al grande Massimo Troisi, e si era trasferita sulla linguetta di sabbia un po’più in là, appena dopo un paio di centinaia di macchine parcheggiate,dopo la strada di Nisida, dopo gli scogli. Dopo. Scene di ordinario arrangiarsi all’ombra di quello che mi piace chiamare il tortellino, per la sua forma ad anello, l’isola proibita, l’isola che non c’è anzi, che c’è eccome, ma non per i napoletani. Io guardo quell’anello dalle mappe satellitari zummo e vedo verde, mare, stradine, scogli, forse qualche spiaggetta,delle case. Privilegio di pochi. L’isola della mia città, la mia isola, non posso visitarla che così. Quartier generale della NATO per le forze navali del sud Europa: i signori dell’anello.

                                                                            G.C.

NISIDA

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